Si è svolto giovedì sera il confronto tra i tre candidati sindaco di Rivolta d’Adda organizzato dall’Auser e moderato da Giuseppe Strepparola e Gianni Bottini. Fabio Calvi, di RivoltiAMO, era rilassato, in jeans, cravatta ed immancabili stivali; Paolo Cremascoli di Lista per Rivolta in completo (giacca con toppe che richiamano i pantaloni) e mocassini, sudando copiosamente e con i pomelli rossi. Mino Melini di Rivolta delle Idee in camicia, jeans, scarpe da ginnastica e consueto pallore.
La prima domanda fatta ha riguardato i migranti. Cremascoli ha sottolineato che “al di là delle accuse fatte a noi con il fazzoletto verde, non abbiamo pregiudizi in materia: uno dei miei migliori dipendenti è migrante ed è una persona splendida. Chi viene qui per lavorare viene accolto a braccia aperte, chi è in momentanea difficoltà va aiutato. La clandestinità va disincentivata. I cittadini, migranti o no, hanno diritto a tranquillità”. Calvi ha sottolineato che “si dovrà collaborare con l’Asl per favorire l’inserimento degli stranieri di Rivolta, che sono il 10% della popolazione. A volte hanno figli che vengono emarginati. Va favorita l’alfabetizzazione e approfondita la collaborazione con le Acli. “Si agirà nel pieno rispetto delle loro esigenze e secondo le loro regole di vita”. Calvi ha ricordato che “il reato di clandestinità non esiste, seppure non possiamo lasciare i clandestini agire in modo indisturbato perché la clandestinità spesso si accompagna alla via più facile”. Melini intende creare la consulta per i migranti, che “ora sono inascoltati”.
La seconda domanda verteva sulla nuova sede per Camminiamo Insieme, arrivata a 13 anni di età in un sottoscala, non ha l’accreditamento regionale ed i conseguenti contributi. Melini ha ribadito che non vuole realizzare la nuova sede così come progettato dall’attuale amministrazione. Vorrebbe fare sinergia tra Casa Famiglia, Camminiamo Insieme e 2+2=5. La sua idea, di cui però non ha parlato giovedì, è di dare una sede a Camminiamo Insieme presso la Casa Famiglia. Calvi ha ricordato che la prima sede a Camminiamo Insieme è stata data dall’amministrazione in cui era vicesindaco, e che è “bassa ma dignitosa: io lì ci sono andato a scuola per tre anni”. Ha ricordato di non volere la nuova struttura, dove sarà anche la sede dell’associazione, ma ha assicurato che risolverà il problema di Camminiamo Insieme, qualora sarà eletto. Cremascoli se sarà eletto farà realizzare la sede, come vuole l’attuale amministrazione, con la quale si pone in continuità.
Infine, si è parlato delle cure infermieristiche, ora a pagamento ed effettuate da cooperativa. Calvi ha ammonito che “non possiamo sovrapporci all’Asl. La decisione di passare la gestione a una cooperativa è della Regione e noi non possiamo sovrapporci ad essa, ma solo integrare i servizi. Noi vorremmo creare un punto di assistenza infermieristica che si occupi di cose spicciole (tipo le intramuscolo)”. Melini vuole creare lo sportello infermieristico al Centro Sociale. Cremascoli pure, ma ricordando che “non ci possono stare i volontari: la cosa va ben studiata”.
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Note: Articolo a cura di Silvia Tozzi
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