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Messa in sicurezza dell’Adda

La soddisfazione di Lista per Rivolta e di Cesare Banholzer per l’avvio dei lavori al Cavo Carini
  • Pubblicato in data: 20/10/2013
  • Fonte: Blog Alto Cremasco

Si è svolta la conferenza dei servizi che ha formalizzato l’ultimo placet al progetto da parte degli enti coinvolti e quindi entro fine anno saranno assegnati con gara d’appalto e nei primi giorni del 2014 si prevede l’inizio dei lavori. Soddisfazione esprime Lista per Rivolta, i cui consiglieri Pdl Marianna Patrini e Ivan Losio ricordano che sono attesi da anni e che “sono resi possibili dai finanziamenti ottenuti dal compianto sindaco Lamberto Grillotti“.

“Stiamo parlando dell’utilizzo di uno stanziamento di poco più di 600mila euro ottenuto nel 2006 dalla Regione Lombardia, con l’allora assessore al territorio e Presidente AIPO, Davide Boni.

“Ricordo i numerosi incontri avuti al Pirellone – racconta Cesare Banholzer Facchetti, vicepresidente rivoltano del Parco Adda Sud, già assessore della giunta Grillotti – nei quali con Lamberto abbiamo richiesto con insistenza degli stanziamenti per la messa in sicurezza dell’abitato rivoltano”. Finanziamenti che arrivarono, appunto, nel 2006 e poi nel 2009 con l’Accordo di programma tra Ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia che ha assegnato al territorio di Rivolta d’Adda altri 1 milione e 100 mila euro per realizzare la diga (che sarà realizzata in un secondo momento). Il primo stralcio di lavori (600 mila euro) riguarderà gli interventi più importanti sull’asta fluviale: in primis il rinforzo della sponda in corrispondenza del Cavo Carini che risulta essere particolarmente compromessa e pericolosa e che, di fatto, ha interdetto il completamento della greenway ciclabile che passa da quella zona. Quindi il Cavo carini, zona sempre un po’ a rischio, sarà messo in sicurezza e se ne approfitterà per farci passare la ciclabile, congiungendosi a quella di Cassano d’Adda.

Il secondo intervento coinvolge la Località Monfalcone e il Ghiaione di Mezzo, dove verranno ricostruite ambedue le sponde fluviali con particolare attenzione a quella di sinistra, corrispondente con l’abitato rivoltano. Inoltre verrà ricostruita la base della briglia posta a protezione del ponte della S.P.Rivoltana. “Si è perso fin troppo tempo – continua Banholzer – Questi lavori avrebbero potuto essere eseguiti fin dal 2009, ma la sinistra rivoltana ha voluto spendere ben 4 anni di tempo, oltre che ad una somma di 35mila euro, per ipotizzare l’abbassamento della briglia, cosa che si è rivelata impercorribile come noi avevamo affermato fin dall’inizio”.

“Adesso è davvero ora di fare sul serio – ha aggiunto Paolo Cremascoli, anch’egli consigliere comunale di Lista per Rivolta, in quota Lega Nord – perché i rivoltani han già pagato fin troppo caro l’immobilismo durato per decenni. La disastrosa alluvione del 2002 è qualcosa che non può e non deve ripetersi. E dopo ben 11 anni di attesa è davvero ora di iniziare questi lavori e permettere a tutti di dormire sonni più tranquilli”. La realizzazione di un nuovo argine maestro (la diga) che troverà posto a nord dell’abitato sta invece venendo progettata. A novembre saranno ultimati i rilievi e subito dopo verrà avviata la progettazione che permetterà, entro il 2014, l’avvio dei lavori.

“Viviamo con soddisfazione questo momento nel quale, finalmente, possiamo disporre di questa importante eredità lasciata dal nostro amato sindaco e senatore Grillotti – concludono Patrini e Losio, che furono assesori del sindaco scomparso – Ora che, finito il tempo delle chiacchiere e dei proclami infruttuosi, si è passati finalmente ai dati di fatto, ci auguriamo che si proceda spediti con la cantierizzazione di queste opere. I rivoltani sono stanchi di aspettare il momento di archiviare definitivamente i timori di un nuovo disastro. Da parte nostra possiamo dirci orgogliosi per aver fatto, fino in fondo, la nostra parte”.


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Note: Articolo a cura di Silvia Tozzi
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