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Bar Magic e il caos di Piazza Cavour

Sghiamazzi notturni, i residenti di piazza Cavour esasperati
  • Pubblicato in data: 21/09/2014
  • Fonte: Blog Alto Cremasco

Barbara e Mauro Ghillini abitano in via Renzi 10, ovvero le loro finestre si affacciano su piazza Cavour a Rivolta d’Adda, proprio sul bancale che ospita i tavolini all’aperto del Bar Magic, ormai ritrovo di tutti i rivoltani che la sera sono fuori.

La coppia è esasperata dai rumori notturni: “Gli sghiamazzi – dice Barbara – vanno oltre la normale tollerabilità e si protraggono sino a notte fonda. Il comune non ci dà un aiuto, anzi, ci prende in giro.. E noi saremo costretti a cambiare casa perché le cose sono peggiorate”. Come spiegano, gli avventori del Magic “sono praticamente sotto le nostre finestre giorno e notte”.

Il sindaco Fabio Calvi ha spiegato: “Io capisco la signora Barbara, ma al contempo quando sono state fatte le misurazioni dall’Arpa il Magic era nei limiti” (a differenza dell’altro bar problematico di Rivolta, lo Zion gate, dove sono state rilevate 110 decibel di notte nella casa del vicino). “Poi quando il bar ha chiuso, la gente – a volte neanche clienti, ma persone che si recano in piazza perché sanno che c’è movimento – resta in piazza Cavour. La responsabilità del rumore, chiaramente fastidiosissimo, non è da imputare al bar ma ai maleducati che fanno chiasso. Quindi l’unica soluzione, come abbiamo detto alla signora, è di chiamare i Carabinieri perché disperdano l’assembramento. il comune non ha poteri per fare nulla, i vigili la notte non lavorano e certo non possiamo né vogliamo far chiudere il Magic, che come bar è perfettamente in ordine”.

Barbara si sente presa in giro dal comune: “Ha dato delle risposte da presa in giro”.

Oltre alla coppia, ci sono altre 14 persone che hanno firmato un esposto al comune.

“Noi andiamo avanti da quasi un anno cioè da quando sono peggiorate le cose. Inverno ed estate sono uguali, anche se è peggio in estate, quando si tengono tante feste ed iniziative, dal martedì alla domenica. Non ce la facciamo più″, concludono i Ghillini.


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Note: Articolo a cura di Silvia Tozzi
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