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Cadono le decorazioni, va il sindaco a toglierle

  • Pubblicato in data: 07/01/2015
  • Fonte: Blog Alto Cremasco

E’ successo di nuovo. Le decorazioni natalizie di Rivolta d’Adda, realizzate da Marco Tomasini, in seguito al forte vento di domenica, sono di nuovo cadute. Era già successo nonappena furono posizionate (si erano incastrate e una era caduta), e si decise di fissarle con più attenzione, ma, a causa del vento, domenica sette di loro si sono staccate cadendo sulla piazza nei pressi della farmacia Ferrario. Quindi la Protezione Civile con il sindaco Fabio Calvi e i suoi figli, Leonardo e Tommaso, le hanno tolte tagliando i fili che le reggevano.

Molti cittadini si sono lamentati (molti di coloro i quali si sono lamentati già da tempo sostenevano che le decorazioni fossero brutte e non adatte alla piazza) del pericolo creato dalle decorazioni. Il consigliere di Rivolta delle Idee Mino Melini ha rilevato che “a conti fatti sarebbe costato meno un proiettore sulla torre campanaria, come a Treviglio” (le decorazioni sono costate 980 euro, di cui mille pagate da alcuni commercianti che hanno visto il nome della loro attività apposto su un fiocco di neve).

C’è stato anche qualche parere a favore degli addobbi, ad esempio Lucia Bertini, dell’Erboristeria Angolo della Natura (che ha partecipato alla spesa di acquisto) ha spiegato: “ Io penso che la buona volontà di chi ci ha pensato sia da premiare: non si pensava certo che gli addobbi cadessero rovinosamente. Perché, a partire da un mese da stabilirsi, non predisponiamo una cassettina per raccogliere fondi pro luminarie? Invito anche tutti quelli che si sono lamentati a fare una piccola offerta, basta un euro a testa. Per chi ancora non lo sapesse, il costo delle luminarie 2013, ha superato di gran lunga i 4mila euro” (si parla di 8mila euro, queste sono costate 980).

Proposta che ha visto l’immediata adesione di Melini: “Iniziamo a dare delle regole per la piazza sugli arredi. Partiamo con togliere quei cartelli di divieto di sosta posticci, poi facciamo una regolamentazione sui dehors, su quali manifestazioni istituire, su come far vivere il paese spostando iniziative anche in altre zone. Insomma, credo che ci sia molto da fare e molto su cui lavorare.Non vedrei male neppure un albero alternativo” (Rivolta d’Adda ha il suo, da sette anni circa) “con foto ed addobbi con animali come quello di Crema, oppure fatto dalle scuole con progetto specifico” (come qualche anno fa a Rivolta) “Un albero decorato con bottiglie plastica riciclate. Quella di quest’anno è tutta esperienza che servirà a fare meglio…..”

Il consigliere comunale di Lista per Rivolta Ivan Losio ha aggiunto che “l’impianto di illuminazione della nostra torre è già dotato di proiettori a luci colorate con tanto di programmer multifunzione. In questi tempi di crisi basterebbe sollevare un interruttore a costo zero. Quando gireranno più soldi, spero presto, potremo tornare a parlare di come spenderli”. Il programmer è dotato di fari a colori variabili.


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Note: Articolo a cura di Silvia Tozzi
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