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Stop alla ricarica gratis per auto elettriche

Staccate temporaneamente le colonnine di via Giulio Cesare, ritorneranno a pagamento
  • Pubblicato in data: 19/02/2022
  • Fonte: La Provincia di Crema e Cremona

Fine della pacchia. Niente più ricarica gratis per i veicoli elettrici a Rivolta. Il Comune ha staccato l’allaccio alle apposite colonnine della stazione situata nel parcheggio di via Giulio Cesare. Troppo alti i costi a fronte di un utilizzo di pochi, fra i quali più della metà neppure residenti a Rivolta. Lo stop è solo temporaneo. Le colonnine torneranno a funzionare ma solo con una piccola parte dei costi a carico del Comune mentre la restante parte sarà a carico dell’utenza.

“Le due colonnine - spiega l’assessore all’ambiente Roberto Marazzina - erano state installate dalla precedente amministrazione comunale, con spesa a carico di privati, tramite una convenzione stipulata dalle parti. In base a quanto stabilito, il costo del loro utilizzo era gratuito per l’utenza e quindi in capo al Comune. Il problema è che la spesa mensile, da una media di 350-400 euro, ha continuato a salire fino ad arrivare ad un picco di 3.500 euro (anche il caro energia ha fatto la sua parte); stiamo quindi parlando di una previsione di spesa di 42.000 euro all’anno a carico del Comune, insostenibile”.

La convenzione sottoscritta al momento dell’installazione dell’impianto fra Comune e società installatrice, che prevedeva la fornitura gratuita dell’elettricità agli utenti, è scaduta nel maggio 2020 e non è più stata rinnovata e questo libera l’attuale amministrazione da vincoli.

“Nella primavera 2020 - continua Marazzina – sarebbe dovuto subentrare un discorso di pagamento delle ricariche da parte dell’utenza. In realtà è rimasto tutto come prima, compresi i costi tutti a carico del Comune. Abbiamo calcolato che su 164 utenti delle colonnine di via Giulio Cesare meno della metà erano di Rivolta. Alcuni, invogliati dalla gratuità della ricarica, arrivavano anche da Crema o da Treviglio ed alcuni addirittura eludevano il limite consentito di due ore di ricarica a persona lasciando attaccata alle prese la propria auto per molto più tempo. Il tutto a carico delle casse comunali e quindi dell’intera collettività. Ecco perché abbiamo disattivato l’impianto. Mettere delle colonnine di ricarica elettrica in paese è stata un’ottima idea così come rendere le ricariche gratuite all’inizio per incentivare i consumi ma non gestire la situazione e farla scappare di mano è stata una pessima realizzazione”.

L’obiettivo è adesso riattivare la stazione con condizioni ben diverse, che non siano penalizzanti per il Comune. “Dopo aver posto fine ad una situazione ingiusta ed ingiustificabile per rapporti costi/benefici - conclude l’assessore – ci siamo mossi per prevedere la riattivazione l’incremento delle colonnine a pagamento, contattando più soggetti a livello nazionale che hanno dato la loro manifestazione di interesse.

Vorremmo arrivare ad avere un totale di sei colonnine in tutto il paese (ogni punto ne avrebbe due). In questo modo, rispetteremmo la condizione di due attacchi di ricarica per veicoli elettrici ogni 3.000 abitanti.


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Note: Articolo a cura di Gianluca Maestri
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