Si è animata alle prime ore dell’alba di domenica 19 febbraio, Rivolta d’Adda, per la giornata in cui la fiera di Sant’Apollonia è entrata nel vivo. Nella mattinata il sindaco Giovanni Sgroi ha tenuto, nell’area di via Masaccio, il discorso di inaugurazione, a cui ha fatto seguito l’esibizione della banda cittadina Sant’Alberto.
Parole di speranza, quelle pronunciate al cospetto del vicepresidente della Libera associazione agricoltori Amedeo Ardigò, ma anche del senatore di FdI Renato Ancorotti e di una lunga schiera di amministratori. La manifestazione torna in grande spolvero dopo due anni di assenza forzata a causa dell’emergenza sanitaria. C’è l’orgoglio del primo cittadino e dell’amministrazione che, per la prima volta dal suo insediamento nel 2021, ha promosso la «Santissima», con il dichiarato intento di riportare al centro la componente zootecnica e agricola, il vero motore di questa manifestazione giunta quest’anno all’edizione numero 195.
Grande la partecipazione della comunità, che ha affollato le vie del centro storico durante l’intera giornata. Un successo, in particolare, le iniziative delle associazioni locali, che in questa edizione, come dichiarato dalla vicesindaco Marianna Patrini, l’amministrazione ha voluto coinvolgere maggiormente, ritenendole indispensabili per offrire iniziative in grado di rispecchiare l’identità culturale del paese. Ne sono un esempio le attività dell’associazione Ortofficine Creative, che con Piazzabosco e Sguardi a Rivolta è riuscita a valorizzare la storia del borgo e la bellezza delle sue campagne.
Da citare anche le proposte dell’Università del Ben-Essere, che ha organizzato laboratori gratuiti di pittura, cucito creativo, uncinetto e l’associazione Ildebranda, con la mostra dei quadri del pittore rivoltano Giacomo Ghezzi, lo spazio dedicato al poeta Dino Cremascoli e il concerto della band Three Bigul. Non è mancato il consueto intervento della Federazione italiana della caccia e del Tiro a segno della sezione di Lodi, che ha proposto ai giovani gare di tiro con carabine.
Un successo anche il percorso di integrazione di ragazzi disabili iscritti all’ABF, una scuola di formazione di Treviglio, i quali hanno si sono dedicati alla preparazione delle salamelle bollite.
«Siamo molto soddisfatti di questo connubio», ha commentato prima dell’inizio della fiera Patrini. «Questa iniziativa dimostra la nostra sensibilità nel promuovere politiche rivolte alla disabilità, oltre a creare cultura tra i giovani rispetto alla produzione e al consumo alimentare. Insieme al progetto di prevenzione del gioco d’azzardo patologico organizzato con l’Ambito cremasco e l’associazione Approdo, la fiera diventa un momento di interconnessione delle politiche sociali».
Note: nessuna
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