Martedì l’assessore alla scuola di Rivolta d’Adda, Angelo Cirtoli, e il sindaco Fabio Calvi hanno incontrato il dirigente scolastico provinciale Francesca Bianchessi per trattare con lei del problema ben noto che toccherà la scuola media di Rivolta d’Adda il prossimo anno scolastico: ci saranno solo due classi prime da 27 alunni ciascuna. Infatti, il numero di iscritti è di 53. Secondo la Legge Gelmini, fanno due classi.

“Non sono entusiasta di avere classi da 28 alunni - spiega Calvi - Le aule sono inadatte e in ogni caso mi pare un numero eccessivo. Ma è chiaro ormai che un’amministrazione non ha potere di influenzare le scelte che saranno fatte. Sappiamo che, se anche le aule sono piccole, abbiamo spazio a sufficienza per una terza prima".

“Dovremo comprare mobili nuovi, perché gli arredi disponibili alla media sono vecchio stile ed occupano più spazio di quelli moderni. E dovremo attivare ogni soluzione per risparmiare spazio”, spiega Cirtoli.

“Abbiamo anche chiesto cosa accadrà qualora il numero di iscritti nel corso dell’anno aumenti. Ci è stato risposto: non si accetta l’iscrizione. Ma come si fa?”

La situazione che è venuta a crearsi a Rivolta d’Adda è legata al fatto che ben dieci ragazzi quest’anno si sono iscritti alla scuola media a Lodi (la media annua era di tre, per cui l’aumento è stato esplosivo e ha comportato queste conseguenze).

In ogni caso, la scuola continuerà a garantire mensa e tempo prolungato: pur non essendo il monte ore di 36 ma di 34 ore settimanali, si può fare il tempo prolungato).

Note: Articolo a cura di Silvia Tozzi